Volevo aspettare la sua pubblicazione ma oggi mi sembra decisamente la giornata più adatta per presentarvi questo libro. Perché oggi, 29 giugno, per chi non lo sapesse è la
E quale migliore occasione per parlarvi di un libro che è esattamente la sua antitesi?
L'autrice, Claude-Suzanne Didierjean-Jouveau, è Consulente de La Leche League France, di cui è stata presidente nel 1990, e caporedattrice della rivista Allaiter aujourd’hui!. Ha pubblicato numerosi libri sull'allattamento, la nascita naturale, il portare i bambini, la genitorialità e il sonno condiviso.
Io ho avuto l'enorme piacere di tradurre questo fantastico testo, edito da Coleman Editore, che si intitola (guarda caso):
La pratica del sonno condiviso è spesso oggetto di critiche, disapprovazione e paure.
Nel nostro caso non l’avevamo scelta a tavolino, è capitato, ed è stata la nostra salvezza! Dopo i primi giorni in cui non facevo che andare a controllare che mio figlio respirasse o prenderlo per la poppata, un allontanamento forzato mi ha aperto gli occhi... e il cuore.
Questo testo di Claude-Suzanne Didierjean-Jouveau ha confermato quello che il mio cuore mi diceva e adesso posso mostrarlo a tutti coloro che storcono il naso quando scoprono che nostro figlio dorme con noi.
Nell’introduzione l’autrice presenta un termine, cododo*, che, d’accordo con l’editore, abbiamo scelto di lasciare invariato. Non tanto perché non esista un termine corrispondente nella lingua italiana, quanto piuttosto perché, così come molti termini mutuati da altre lingue sono entrati a far parte della lingua italiana, arricchendola, riteniamo che anche questo meriti la medesima accoglienza. E poi rimanda perfettamente la dolcezza del dormire insieme...
*Il termine indica il dormire insieme e si pronuncia “cododò”, con l’accento sull’ultima sillaba.
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E, tornando all'argomento di oggi, ecco cosa pensa l'autrice di questo fantomatico "metodo":Secondo me, lo scopo di questo metodo crudele è chiaro: non si tratta tanto di insegnare ai bambini a dormire quanto ai genitori ad ignorare i richiami dei loro figli e a reprimere la loro naturale tendenza a rispondere senza indugio.
E voglio concludere con le parole del mitico Carlos González (autore dell'imperdibile
Spero che questo libro di Claude Didierjean-Jouveau serva a portare a questi genitori un po’ di speranza, a dire loro che non sono soli, che la maggior parte di noi, da bambini, ha dormito con i genitori e la maggior parte dei genitori ha dormito con i propri bambini da che mondo è mondo.
Spero che nessun altro genitore si veda costretto a sacrificare la propria felicità e quella dei suoi bambini sull’altare di qualche esperto.
E adesso qualche link importante e molto interessante:
Qui un illuminante articolo della psicologa Alessandra Bortolotti che smonta pezzo per pezzo il caro Estivill e il suo - nemmeno così originale - "metodo".
Qui trovate anche un gruppo su facebook, creato dalla stessa D.ssa Bortolotti, che indica chiaramente la pericolosità del "metodo" e fornisce un valido aiuto a chi nutre ancora qualche dubbio in proposito.
Qui un bell'articolo di Giorgia Cozza che affronta l'argomento dal punto di vista esclusivamente linguistico fornendo un'attenta analisi del testo "Fate la nanna".
Questo post partecipa ai Venerdì del libro.
Bellissimo e complimenti! Ti seguo!
RispondiEliminaBellissimo post, mamminafortunata!
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