domenica 15 gennaio 2012

Una bella filastroccola...tutta per noi!

Oggi voglio fare un piccolo omaggio a una mia carissima amica, una vera artista! Una di quelle (rare) persone che sono capaci di animare anche i sassi...una vera fata!
Questa è una filastroccola che lei, la fata, ha scritto di getto pensando a me e al Puzzolo, mentre io cercavo - inutilmente - di convincerla a "sfruttare" le sue molteplici doti ...un'impresa titanica!!!
Questo, ad esempio, secondo me potrebbe benissimo diventare il testo di un bel libro per l'infanzia...o no? E, casualità, tra i suoi mille talenti c'è anche il disegno! Magari un editore passa di qua e...


Un dolcissimo orsacchiotto,
tutto riccio e spennacchiato,
corre e salta sopra l'erba
di un bel bosco profumato;
cosa insegue, cosa cerca
con gli occhioni ballerini,
forse un'ape o una farfalla
o dei buffi moscerini!

Con le zampe verso il cielo
sembra quasi un giocoliere,
un po' buffo a dire il vero
ma con mosse assai leggère!
Ciò che cerca non lo afferra,
e un po' triste e sconsolato,
volge altrove i suoi pensieri
verso un campo sconfinato.

Lì lo attende una certezza
che lo guarda con amore,
che sta ferma, gli sorride
e non vuol farsi inseguire.
Le sue zampe son rifugio,
e l'orsetto già lo sa,
quell'abbraccio no, non scappa
e lui corre dritto là!


Non è bellissima? Mi piace soprattutto il fatto che la mamma (io) stia lì ad osservare - serena - il suo cucciolo che gioca, corre, scopre il mondo e le sue meraviglie...sarà che ho giurato a me stessa che non sarei mai diventata come mia madre che, quando eravamo piccole e ci divertivamo (ci provavamo) come pazze, urlava: "Non sudate!!" Ecco, mi piace pensare che la mia amica mi veda così. Mi auguro, soprattutto, che mi veda così mio figlio...perché è questo quello che faccio, contrariamente a quanto pensano tutti gli "spettatori" della nostra vita: osservo, con gli occhi colmi di amore e meraviglia, il mio cucciolo che cresce e comincia ad affacciarsi al mondo...proprio in questi giorni, infatti, ha mosso i suoi primi passi da solo!!! Ok, ha 15 mesi, ma provate a dirmi che non ho rispettato i suoi tempi!!!

lunedì 2 gennaio 2012

Anno nuovo ...vita nuova?

Inauguro questo nuovo anno con un post di una banalità sconcertante: i miei buoni propositi per questo 2012!

Magari vi chiederete perché lo faccio, se riconosco che si tratti di qualcosa di nessuna utilità per voi (non che gli altri post lo siano!) ma, a parte qualche rara eccezione, sto cercando (con tutte le mie forze, e non è semplice come può sembrare) di mantenere uno spazio personalissimo, senza cedere alla tentazione di renderlo attraente per forza agli occhi di chi ci capita (e questo, il più delle volte, ottiene anche l'effetto contrario).
Per questo motivo, ho bisogno ogni tanto di allontanare la consapevolezza che, pur avendo solo pochi affezionati lettori (che ringrazio con tutto il cuore per l'attenzione che mi concedono), il web è comunque aperto a tutti e immergermi, invece, in quella serenità e libertà di espressione che può concedere davvero solo un diario "segreto". Ora, sulla spontaneità ed estrema sincerità dei diari magari è il caso di riparlarne (tutti i possessori di un diario, infatti, nutrono l'aspettativa - desiderio? - che i loro pensieri vengano un giorno letti da qualcuno. E il mio blog, sebbene sia, in questo senso, molto meno ipocrita, non fa eccezione), ma ci tenevo a ribadire che questo è e rimarrà prima di tutto il mio diario! 

Fatte le dovute precisazioni, quindi, procedo con il condividere con voi i miei buoni propositi per l'anno che è appena cominciato: 
1. Sistemare casa*, che al momento sembra essere stata invasa da orde di vandali, e mantenerla vivibile! (questo è un po' più difficile);
2. Cercare il più possibile di non cedere alla rabbia, soprattutto con mio figlio (in questo senso ho scoperto validi supporti non soltanto in alcuni testi della casa editrice Esserci, ma anche, e direi soprattutto, nell'appoggio di alcune persone che riescono in modo incredibile a sostenermi, incoraggiarmi e consolarmi anche a distanza! In questo il web è stata una vera risorsa per me, soprattutto in quest'ultimo anno!);
3. Portare a termine un paio di progetti che ho nel cassetto (e che si stanno accumulando come la roba da lavare dopo una settimana di pioggia...);
4. Recuperare qualche rapporto che la mia nuova condizione di mamma ha messo un po' a dura prova...

Prendetelo per quello che è: un semplice promemoria. ;-)

Buon Anno a tutti!!!!



* A questo proposito, nei prossimi giorni pubblicherò un post che sottolinea l'importanza di questo primo punto... stay tuned!

giovedì 29 dicembre 2011

Pensierini...pensati!

Questo post è un omaggio a qualcosa che credevo non sarebbe mai accaduto: mio marito ha perso qualche minuto per scegliere il mio regalo di Natale!!!!!!
Dovete sapere che Il Papi è allergico a tutto ciò che richieda più di pochi secondi di concentrazione (se il fulcro dell'attenzione non è lui... d'altronde, come abbandonare un'abitudine che dura da oltre 35 anni?), eppure questa volta è riuscito a sorprendermi.

Il giorno della Vigilia di Natale (eh sì, non potevo pretendere che ci pensasse addirittura il giorno prima) si presenta, tronfio, con un pacchetto confezionato da una Onlus che si occupa di bambini (anche questo ha del miracoloso... non che sia poco generoso, questo no! Solo che questa scelta implicava fare una doppia fila: alla cassa e al banchetto dei volontari!) e l'adesivo di una nota libreria. Già sorrido, grata che non abbia scelto della biancheria intima... poi aggiunge che questa volta ha fatto centro, che il regalo è perfetto e che mi piacerà sicuramente!

"Bebè del mondo" di B. Fontanel e C. D'Harcourt

Ma forse dovrei fare un passetto indietro... avevamo parlato dei regali di Natale per tutta la famiglia e avevo espresso il desiderio che (da) quest'anno ci regalassimo qualcosa di più ...personale, intimo, ...pensato! Non volevo l'ennesimo maglione o il classico gioiellino, volevo qualcosa che sarebbe piaciuto solo a me! E devo dire che c'è riuscito! Con mia grande sorpresa ha colto perfettamente cosa intendessi e mi ha regalato, oltre ad un CD che, però, gli avevo fatto poco velatamente capire che mi sarebbe piaciuto, un bellissimo libro sul modo di accogliere i neonati nelle diverse culture. Ve ne parlerò appena lo avrò letto, al momento ho solo ammirato le splendide immagini.

E a voi com'è andata?

sabato 24 dicembre 2011

Natività

La festa viene a ricordare che siamo mammiferi, nati da madri che ci portano nei grembi. […]

Mammifera è Miriam/Maria. La sua maternità aggirò lo sposo, fu gravida di tutt'altro seme, dopo l'annuncio del messaggero ardente. […]

La festa celebra il bambino, la sua espulsione dal grembo, l'irruzione della prima aria nei suoi polmoni di pesce nella vasca materna. Ma festa maggiore è quella di Miriam/Maria che spinge e contrae il suo ventre nella notte invernale di Bet Lèhem, Betlemme, casa di pane. Suo figlio andava sfornato lì, lontano dalla Galilea, da Nazaret, suo domicilio. La festa è di Miriam/Maria, madre da viaggio. […]
 
Mammifera lei, moglie senza le nozze, vergine inseminata a voce dall'annuncio: secondo il Cristianesimo non conobbe gli abbracci. Però le doglie della partoriente sì, quelle senza risparmio, senza le anestesie miracolose e senza levatrici. Chi tagliò il suo cordone? La lesina di mastro Ioséf/Giuseppe, il punteruolo aguzzo con cui si buca il cuoio, utile in viaggio a riparare la cavalcatura, un sandalo, oppure lo tagliò il coltello per il pane? Un arnese la separò dal figlio. Miriam/Maria in quel punto non provò sollievo, ma una fitta, un anticipo di pena. […]

Lo allattò, non si sa per quanto, a quel tempo i poppanti si svezzavano tardi. Il figlio era quieto, non piangeva, così non c'era scusa per tenerselo in braccio e consolarlo di un brutto sogno, una ferita, un giocattolo rotto. Lo allattava più a lungo, per avere un motivo di abbracciarlo. […]


Tratto da Le sante dello scandalo di Erri De Luca, ed. Giuntina.
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Sarà un "caso" che sia stata scelta proprio Maria come madre del figlio di Dio? Ma, soprattutto, sarà un "caso" che Maria si sia comportata in un certo modo con Gesù, che l'abbia cresciuto nel rispetto e nella più completa fiducia (in lui e in se stessa)  contravvenendo a tutte le idee (e le leggi) del tempo?

E se fosse proprio questo il prodigio? "Una madre che crede fino in fondo nel suo bambino"...

A tal proposito, vi segnalo questo film di Guido Chiesa (consigliato anche da Michel Odent) che ho cercato tanto e ho poi inaspettatamente ricevuto in regalo in occasione del Battesimo di mio figlio, in un modo che mi ha resa ancora più grata (e incredibilmente piena di tutto questo Amore che continua a travolgermi da quando ho scoperto di essere mamma) di quanto già non fossi! Nemmeno questo può essere un caso...


"Io sono con te" di Guido Chiesa.

Qui trovate una splendida recensione del film e qui un'interessante discussione sempre sul sito Non Togliermi il Sorriso. E se non vi bastasse, qui ulteriori spunti sulla pedagogia di Maria.

Non riesco a trovare modo migliore per augurarvi

Buon Natale!!!

sabato 17 dicembre 2011

Mamma (papà, zio, vicino di casa...), me lo leggi?

"Me lo leggi?" di Giorgia Cozza, ed. Il leone verde.

Non so da dove cominciare...ok, dall'arrivo del pacco. Lo apro e lo mollo (quasi contemporaneamente) per correre all'inseguimento del Puzzolo che, nel frattempo, aveva cominciato a demolire casa dei nonni (tutta eh, è democratico!). A quel punto, sento dal corridoio la voce di mia sorella che legge: "Silvana, nonna di Nicolò, 6 mesi"...Wow!! Meglio del Libro delle Risposte, ha trovato subito la testimonianza di nonna Silvana (nostra madre)! (Se vi dico che al secondo colpo ha trovato quella di mio marito non mi credete, vero?)

Decido, quindi, di lasciare che mio figlio esplori lo spazio (in fondo, dicono che sia giusto così) e mi precipito a sfogliare il libro. Il cuore comincia a battermi...no, non (solo) perché siamo presenti in uno dei libri che (ne sono certa!) mi accompagnerà nei momenti che più anelo del mio prossimo futuro da mammina (le letture - e le coccole - prima della nanna, la sfiancante richiesta Me lo leggi? quando pensi che stia per crollare dal sonno...e tu con lui!). Scoprire le mie parole, le foto del mio bambino, immaginare (non l'ho mica letto tutto! Datemi un po' di tempo) che siano state accolte alcune mie piccole segnalazioni, ricordare che, nel momento esatto in cui mi veniva richiesta una testimonianza su un argomento in particolare, l'avevo già buttata giù e la stavo rileggendo (senza sapere se le sarebbe interessata) e scoprire di essere addirittura stata inserita nei ringraziamenti, mi ha davvero emozionata. E commossa.  

Mi è poi tornato in mente il momento in cui ho conosciuto Giorgia: aspettavo Il Puzzolo e cercavo suggerimenti di lettura ...non per me, per lui!
Mi ha risposto una tipa molto carina, gentilissima e chiaramente competente in materia (di libri, di bambini, di mamme), solo qualche mese dopo ho saputo chi fosse. E ho cominciato a tampinarla (solo sul web, per sua fortuna)! ;-P
A questo proposito (spero di non togliere valore all'enorme lavoro di Giorgia... credetemi, a parte queste poche righe il libro merita davvero!), vorrei postarvi una mia testimonianza che troverete all'interno del libro, un "pezzetto" della nostra storia...:


Ero partita con le migliori intenzioni… ma mi sono persa strada facendo. Durante l’attesa avevo letto che leggere ad alta voce una breve storiella o ripetere qualche filastrocca avrebbe creato un miglior contatto col nascituro. Meglio ancora se avessi ripetuto questo rito quotidianamente fino alla nascita. Pare che, una volta venuto al mondo, il piccolo sia in grado di riconoscere ciò che ha sentito frequentemente quando si trovava nel pancione. Ho cercato e ricercato qualcosa di adatto, qualcosa che mi attirasse, ma non ho trovato niente. I mesi passavano ed io non riuscivo “ad entrare in contatto” col mio piccolo. O almeno così pensavo.
Ogni tanto cantavo qualche canzoncina, senza troppa convinzione. Pare che certe canzoni siano più adatte di altre e che un certo tipo di musica agiti il bambino invece di rassicurarlo, così non riuscivo ad assecondare me e le mie sensazioni, i miei gusti. E forse anche quelli di mio figlio.
Nel momento in cui l’ho avuto fra le braccia, questo “blocco emotivo” è proseguito per qualche giorno. Finché una sera, durante il bagnetto, mia sorella non comincia ad intonare una canzoncina nella speranza che Nicolò si calmi. Improvvisamente mi tornano in mente i momenti in cui, da piccole, ci divertivamo a canticchiare La Tartaruga di Bruno Lauzi con la r moscia per imitare un nostro amico. Incredibile ma vero: Nicolò smette di piangere e ci osserva a metà tra l’incuriosito e il divertito. Da quel giorno questa è la nostra canzone jolly! Naturalmente mi sono fiondata a recuperare la versione cartonata e corredata di CD… ma mio figlio continua a preferire la mia!
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E dopo questo vergognoso esempio di autoreferenzialità, se siete alla ricerca di qualche regalo di Natale dell'ultimo minuto (ditemi che non sono rimasta solo io!!), sappiate che ci sono ancora alcune (pochissime) copie qui. Da gennaio sarà disponibile in tutte le librerie.

Rettifico: il libro, come prevedevo, è andato a ruba! Pazientate ancora qualche giorno e sarà nuovamente disponibile sul sito dell'editore e, dopo l'Epifania, in tutte le librerie.

Alla prossima!
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