lunedì 30 maggio 2011

Tu donna

"Da qualche millennio è risaputo che la divinità condanna la prima donna a partorire con dolore. Da qualche millennio si spaccia questa notizia falsa. Non che manchi dolore nel parto, manca invece la malintenzione punitiva della divinità. In quel punto cruciale della storia sacra, da cui prende spunto la faccenda del peccato originale, la parola pronunciata nel giardino dice un'altra cosa.
  Dice alla donna che partorirà con sforzo, o fatica, o affanno. Lo dice per constatazione, non per condanna.
[...]
  Allora la divinità semplicemente avvisa la donna che partorirà con sforzo. Non avrà più l'agilità di gestazione e parto delle specie animali. Diventerà faccenda sempre più bisognosa di assistenza, fino alla stranezza nostra locale di fare oltre il trenta percento di parti con taglio cesareo.
[...]

  Niente condanna al dolore di parto: la parola ebraica «ètzev», e i suoi derivati, vuol dire sforzo, o fatica, o affanno. Non è una mia lettura, una mia interpretazione. La parola «ètzev» ricorre sei volte nella scrittura sacra, quattro volte nel libro Mishlé/Proverbi, (5,10; 10,22; 14,23; 15,1), una volta nei Salmi (127,2) e una volta nel giardino. i riferimenti delle sei volte servono a poter verificare quello che sto per dire: cinque volte i traduttori vari rendono «ètzev» con sforzo, o fatica, o affanno, e una volta lo dirottano e lo traducono dolore. Con deliberata intenzione le traduzioni maschili qui inventano una volontà divina di punire la donna, di caricarle sopra il senso di colpa di un peccato originale da scontare con i dolori di parto. Sono invece una conseguenza meccanica dell'atto di nascita, non un castigo della divinità.
[...]
  Mi basta sapere che non c'è volontà divina di punire quella prima donna, vertice di perfezione, con un maligno dolore. Mi basta sapere che il dito/grilletto puntato dai pulpiti, tu donna partorirai con dolore, è scarico, senza mandante."


Tratto da "Le sante dello scandalo" di Erri De Luca, ed. Giuntina.


venerdì 27 maggio 2011

Quella goccia di vita di nome Alex...

Oggi ho ricevuto un pacchetto...dentro un libricino che avevo adocchiato quando ero incinta ma che, per scaramanzia, non ho avuto il coraggio di acquistare.
Oggi, che sto assaporando l'indescrivibile gioia di essere madre di un bimbo meraviglioso, è tra le mie mani.

Il pacchetto è arrivato a casa dei miei, un piano sotto al mio appartamento.
Lo scarto e, senza nemmeno accorgermene, comincio a leggere.
Mio figlio è sul letto dei miei che gioca con mia madre, mio padre e mia sorella.
Questo racconto mi assorbe a tal punto che non mi rendo nemmeno conto che mia madre mi sta chiamando da un pezzo. Finalmente alzo lo sguardo, gli occhi colmi di lacrime, e vedo il mio tesoro che mi fissa. E scoppia in una fragorosa risata. Come se volesse confortarmi.
In un attimo colgo l'assurdità della situazione: un dolore così intenso si era appena mescolato a quella che posso, senza alcun dubbio, chiamare felicità!

Questo libro parla di una mamma e del suo bambino. Di un amore che va oltre la fisicità.

Credo che all'autrice abbia fatto bene raccontare la sua storia, dar voce al suo dolore. O almeno è quello che spero. Lo dice lei stessa: "Il desiderio di raccontare questa esperienza era ancora vivo anche per chi l'aveva vissuto decine di anni prima." Ma non sempre trovi persone disposte ad ascoltarti... a farlo veramente.
Credo soprattuto che le abbia fatto bene mettere tutto nero su bianco. Si sa, scrivere è terapeutico. Ma quello che forse non sa è l'effetto che avrebbe avuto su altre mamme. In particolare, com'è evidente, sulle mamme che hanno vissuto un'esperienza simile.
Ma non solo.


Se tre mesi di gravidanza non bastano per "fare" un padre, sono però più che sufficienti per sentirsi madre. Per sconvolgere completamente la vita di una donna. Fatto il test di gravidanza, a volte anche prima, la rivoluzione ha inizio. E nasce l'amore. Amore per quel figlio che fa già parte di te, di ogni tuo pensiero, di ogni tua speranza. Ma per gli altri non può essere la stessa cosa. 
(Tratto da "Goccia di vita. Alex. Piccola storia di un'attesa spezzata" di Giorgia Cozza, ed. AVE)


Consigli di lettura: Sullo stesso argomento vi segnalo "Quando l'attesa si interrompe. Riflessioni e testimonianze sulla perdita prenatale" sempre di Giorgia Cozza, ed. Il Leone Verde (collana Bambino Naturale) e "Anime indesiderate. Bambini che non hanno potuto nascere" di Daniel Meurois-Givaudan, ed. Amrita.


E per chi avesse voglia di parlare, sfogarsi, o soltanto capire, vi segnalo il blog Quando l'attesa si interrompe.

mercoledì 25 maggio 2011

La prima volta...

Solo due parole per ricordare che, un anno fa, sentivo il mio fagiolino muoversi per la prima volta...




Ooops!! Siamo già al 25 maggio... In questi giorni non ne becco una!!! :P

lunedì 23 maggio 2011

Mamme con superpoteri o con qualche rotella in meno?

Quando ero incinta mi sono sentita spesso un po' svampita...ok, ok...ero la controfigura di Sandra Milo!
Mia sorella non faceva che ripetermelo: "Ma che hai? Ti sei rimbambita?". Anche alla guida ero...mmm...diciamo distratta, o se volete inchiappata! Io che, notoriamente, sembro parente stretta di Michael Schumacher!

Un amico (padre di un bimbo di 3 anni, allora) mi ripeteva spesso che la gravidanza mi avrebbe tolto qualcosa: "Vedrai quante belle sorprese avrai! E sei solo all'inizio!" Ma come??? Agli incontri pre-parto che ho seguito, in un negozio molto conosciuto di articoli per mamme e bebè, la tipa ci ha detto esattamente il contrario: "Vedrete quanti bei regali vi lascerà la vostra gravidanza!" Ma non sembrava ironica!!! O forse avevo già perso parte del mio senso dell'umorismo?

E, in effetti, un po' di memoria è già andata in pensione e il mio proverbiale acume sembra ormai irrimediabilmente arrugginito. Per non parlare dei miei rapporti sociali che sono diventati pressoché inesistenti (se tralasciamo quelli virtuali che si sono invece centuplicati)!
Qualche giorno fa, una mia cara amica mi ha "accusata" di essere sparita durante la mia gravidanza: "Vivevi nel tuo mondo!" mi ha detto. Il vero dramma è che io sono stata seriamente convinta (fino alla rivelazione di pochi giorni fa) che fosse lei ad essere stata totalmente assente in quei nove mesi...

E poi ci sono le quotidiane mansioni che non riesco a gestire: cucinare, lavare, sistemare, accudire mio figlio e curarmi della mia igiene personale (e, solo parzialmente, lavorare) non mi sembrano attività conciliabili nell'arco di una giornata di 24 ore!! Ma allora...come fanno le altre mamme?

Mi sono risposta che mi manca solo un (bel) po' di organizzazione (che non avevo nemmeno prima!) e poi sarò anch'io una supermamma, degna di conversare con le altre supermamme sui 100.000 impegni da incastrare quotidianamente.

Al momento sono solo una mamma felice... e scusate se è poco! Ma, a pensarci bene, adesso faccio quello che facevo anche prima per cui, considerato che il Puzzolo mi tiene occupata 25 ore al giorno, direi che sono migliorata notevolmente! WOW! Sono anch'io una Supermamma!!
Solo che non si vede...


Consigli di lettura: sull'argomento vi segnalo il testo "Il cervello delle mamme" di Katherine Ellison, ed. Rizzoli. Un libro che vi farà tirare un sospiro di sollievo se, come me, la scoperta di essere diventate mamme vi ha fatto sentire improvvisamente cerebralmente decrepite!


Questo post partecipa all'iniziativa di Genitori Channel .

domenica 22 maggio 2011

L'ottavo nano...

Da quando sono entrata a far parte della blogosfera, ho notato che tante mamme (le più brave, sarà un caso?) utilizzano dei nomignoli per i loro cuccioli: ci sono First&Second, gli hobbit, Superboy, la Porpi...tanto per citare i più noti. E questa cosa mi è subito piaciuta molto.
Inizialmente avrei voluto che questo blog fosse quasi anonimo, forse perché temevo il giudizio di chi mi conosce, poi ho capito che aveva davvero poco senso e ho cominciato ad inserire qualche particolare in più, ad aprire una pagina su facebook e a "sponsorizzarmi" un po' qua e là. In fondo quello che scrivo qui lo scrivevo anche prima su facebook...solo che avevo meno spazio!

A questo punto si è insinuato in me il desiderio impellente di trovare un soprannome bloggesco - carino - al mio paperotto...no, paperotto è troppo comune! Così come papero, topolino, topastro, cucciolo, ecc...ecc...
Decido quindi di chiedere aiuto al Papi (che non è QUEL papi!), il quale di soprannomi se ne intende, considerato tutti quelli che mi ha affibbiato da quando ci conosciamo (ma che non posso ripetere qui...non esageriamo con i particolari della mia vita privata, eh!).
Ebbene, il Papi mi suggerisce ...Puzzolo! Che non è uno dei 7 nani di Biancaneve...ma il MIO nano!!
E allora Puzzolo sia! In effetti lui lo chiama così (ma anche Topastro, per la verità...) da quando si sono conosciuti in ospedale (quando abitava nella mia pancia non avevano molti contatti...purtroppo), sono io che non l'ho mai usato. Forse perché lo trovavo un tantino ...offensivo?? Però, ad essere sinceri, gli si addice. Perlomeno stando a quello che le mie narici (e quelle di tutti i malcapitati che si trovano in zona quando ha voglia di ...dire la sua!) avvertono di quando in quando.
E già che siamo in vena di confidenze, il nome completo sarebbe NikiPuzzolo! Ma d'ora in poi lo chiameremo solo Il Puzzolo (o Niki, dipende dalle circostanze)!!


Dite che, fra una ventina d'anni, Il Puzzolo avrà bisogno di qualche seduta di terapia a causa mia? ...


venerdì 20 maggio 2011

Tutti al mare!!!!

Per chi non lo sapesse, questa è la settimana del pannolino lavabile e, per l'occasione, ecco un altro succulentissimo giveaway!



Questa volta in palio ci sono due pannolini lavabili da acqua (per la piscina o per il mare)...come dire di no?
A proporre questo splendido regalo è EquAzioni e il premio è gentilmente offerto da Eco & Eco.

Confesso che questo step mi manca, chissà...magari riuscirò a convertirmi (anche se, tra un po', potrei anche provare ad eliminarlo del tutto* ;)).
Proprio qualche giorno fa ho comprato il primo costumino per il Papero e ho scoperto che esistono dei pannolini usa e getta specifici per l'acqua. Non so perché ma non mi hanno convinta e così sono andata a spulciare il web e scopro che si inzuppano d'acqua esattamente come quelli classici! Questi, invece, sembrano non avere questo inconveniente...oltre a rispettare l'ambiente!
Beh, tentar non nuoce! ;)

Vi ricordo, inoltre, il mio giveaway per tentare la sorte con "Bebè a costo zero", un libro indispensabile nella libreria di ogni futuro (o neo) genitore!



* Se volete saperne di più sulla Elimination Communication (ma non solo) vi segnalo i seguenti testi:
- e il nuovissimo "Via il pannolino! L'educazione al vasino in una prospettiva educativa, etica ed ecologica" di Elena Dal Prà, ed. Il Leone Verde (collana Bambino Naturale).

E...dulcis in fundo...ecco una vera novità nel mondo della letteratura per l'infanzia: il primo libro per bambini in cui si vedono immagini di pannolini lavabili! Parlo di "Alice sorella maggiore", il nuovo libricino di Le Storie di Alice di Giorgia Cozza e Maria Francesca Agnelli, ed. Il Leone Verde (collana Il Giardino dei Cedri).   


mercoledì 18 maggio 2011

So' soddisfazioni!!!

Oggi sono stata a fare un controllino dalla gine...a 7 mesi dal parto direi che ci sta!
Non avevo fastidi, né timori di alcun tipo, solo avevo voglia di farle un saluto (certo, nel frattempo un'occhiatina me l'ha data) e farle conoscere il mio superometto!!

Abbiamo parlato unpo' del parto e lei mi ha fatto qualche classica domandina (Lo allatti tu? Sì. Dorme? Sì, nel lettone con noi. Piange? No, probabilmente non gliene do il tempo ^.^) ma...udite udite: annuiva (anche piuttosto sorpresa) e sorrideva ad ogni mia risposta! Un'aliena insomma!
Niente smorfiette di disapprovazione o di commiserazione, niente consigli non richiesti, niente avvertimenti minacciosi. Mi sono sentita invincibile!!!! E ho ricordato le piacevolissime sensazioni che ho provato tutte le volte che uscivo da quell'edificio dopo essermici catapultata in preda a crisi d'ansia per...qualsiasi cosa!!

Ecco, questo è quello che auguro a tutte le future mamme, un medico che sappia rassicurarti (e non terrorizzarti, come quell'ostetrica che ci disse che era inutile fare le ecografie perché tanto il bambino può morire un minuto dopo aver sentito il suo battito! Se non erano giustificate le mie crisi ditemi cosa lo è!!) e che riesca anche a smorzare un po' i toni facendoti sentire ridicola per tutte le paure ingiustificate e insegnandoti a vivere la gravidanza non come una malattia.

Quello che mi è tornato in mente oggi, mentre m'incamminavo verso la macchina, sono soprattutto i raggi di sole che ci accompagnavano dopo ogni incontro col nostro fagiolino! Caldi, sorridenti, luminosissimi raggi di sole...niente in confronto a quello che provo oggi! Che grande miracolo la maternità!!!


lunedì 16 maggio 2011

1° giveaway...a costo 0!!

Carissimi, è con estrema gioia che lancio il primo giveaway del mio blog!
Sono quasi emozionata... ^.^

L'occasione è l'uscita della seconda edizione del celeberrimo "Bebè costo zero" dell'adorabile Giorgia Cozza.
In palio la prima (ormai reperto preziosissimo!) edizione del testo con la copertina che lo ha reso famoso a noi mamme spendaccione (ma volenterose e propositive)!




Lo so, sarebbe stato meglio vincere la nuova edizione aggiornata e ampliata, ma che vi frega? Tanto è a costo 0!! (Per voi...) E a caval donato, si sa, non si guarda in bocca...
L'estrazione avverrà tramite random.org ma, siccome non potete chiedere ad un asino di volare, dovrete fidarvi di me perché non ho la minima idea di come si possa rendere pubblica l'estrazione.

Ecco le regole per partecipare:
1. Diventare followers del mio meraviglioso blog (se avete un account Google sapete cosa significa, altrimenti chiedete pure, non siate timidi!) e iscrivervi alla mia pagina su facebook;
2. Condividere il post sul vostro blog, se ne avete uno, o sul vostro profilo personale su facebook (quello ce l'hanno tutti!). Saranno particolarmente apprezzati i complimenti alla blogger ^^;
3. Lasciare un commento a questo post (anche in questo caso, i commenti arricchiti da complimenti vi porteranno sicuramente bene!) con il link della condivisione.

L'estrazione avverrà non appena il blog raggiungerà il numero di 50 lettori fissi (o la pagina facebbok 80 "mi piace").

Lo so, a queste condizioni il rischio è che i figli diventino maggiorenni nell'attesa, e quel che è peggio nel frattempo avrete già comprato tutto ciò che il mercato offre alle mamme sprovvedute...ma voi datemi una mano e spargete la voce!

Buona fortuna!

Io intanto vado a informarmi sul costo del pacchetto... ;)

sabato 14 maggio 2011

Ho vinto il mio primo giveaway!!!

Sottotitolo: Quando si dice che al peggio non c'è mai fine...

Non è possibile! Ieri vi ho parlato della mia giornatina storta (non ho potuto raccontarvi tutto tutto...c'è la legge sulla privacy!) ma non sapete ancora come si è conclusa...
Mio marito torna a casa (tardi) e mi porta un pacchetto con dentro un libro che io NON ho ordinato...tra il Papero che si era addormentato su di me, dopo circa 10 ore di veglia-dance, e la fame atomica che avevo e che non ho potuto saziare (vedi Papero svenuto su Mammina) in attesa che il maritino portasse le pizze, il pacchetto è rimasto lì, sul tavolo del soggiorno, finché non mi è ricapitato sotto gli occhi.
Vado per aprirlo e mi ritrovo in mano una copia di un libro di cui si parla tanto (male...ma dipende chi ne parla) ultimamente: Il ruggito della Mamma Tigre!



No, non si tratta dell'ennesimo tentativo di salvarmi dalle grinfie di mio figlio (perché, prima o poi, quella faccia d'angelo mostrerà la sua vera natura e allora saranno dolori! A quanto mi dicono...) di qualche parente particolarmente zelante (vedi insistente), ma il premio di un giveaway! Ebbene sì, tra tutti i giveaway ai quali ho partecipato vado a vincere proprio questo!

Poco male, come mi ha detto un'amica molto saggia, un libro in regalo è sempre bello (lo spiegate voi a mia suocera che preferisco un libro qualsiasi a tutto quello che si ostina a regalarmi ogni anno a Natale?)...male che vada lo tirerò dietro a chi continua a darmi consigli non richiesti e a guardarmi come una poverina che non sa quello che sta facendo, visto che è anche bello pesante!

E così, ecco un altro libro che si aggiunge alla miriade di testi che ho acquistato in questi ultimi mesi (e che non riuscirei a leggere tutti nemmeno se campassi altri 120 anni!). E voi sarete i beneficiari della mia recensione! Ma dovrete aspettare un po' perché la mia lista d'attesa è molto lunga e questo non è certamente in cima.

A pensarci bene, forse è stata proprio la mia motivazione a convincerli: "Sono sincera: non lo comprerei mai ma forse, dopo averlo letto, potrei regalarlo!". Beh, in questo caso meritano tutta la mia ammirazione...tant'è vero che ne sto parlando prima ancora di averlo letto! Queste sì che sono strategie di marketing!! Chapeau!

venerdì 13 maggio 2011

Non è vero ma...ci credo?

Oggi è venerdì 13 e avrei dovuto immaginare che sarebbe successo qualcosa! Oggi, infatti, Blogger ha dato (o sarebbe meglio dire che ha tolto!) i numeri e mi ha cancellato alcuni commenti che, come potete leggere dal badgino con l'animaletto verde a pois lilla, sono ossigeno puro per un blog! Ma che ve lo dico a fare? Molte di voi si sono ritrovate nella stessa situazione...
Beh, cerchiamo di imparare da Pollyanna (che di sfiga ne sa quanto o più di Candy), meglio averlo scoperto oggi che tra qualche mese, quando avrei rischiato di perdere una parte molto più cospicua del mio adorato angolino ...almeno ho anche scoperto come si salvano i post (a proposito, grazie Bismama! ;)).

E, per sfidare la sorte, ho deciso che proprio oggi parteciperò a un nuovo giveaway!
Diciamolo pure, i giveaway(s) sono la calamita che mi ha attratta irrimediabilmente verso la blogosfera...tentare la fortuna senza spendere nemmeno un euro è favoloso!! E i premi sono così appetitosi che finisco col comprarli quando non li vinco (cioè sempre, finora...e questo elimina immediatamente il motivo per cui considero favolosi i giveaways) o non li ho già!

Ad ogni modo, il giveaway al quale mi riferisco è di GenitoriChannel e in palio c'è Nonsolomamma, il primo libro di Elastigirl, alias Claudia De Lillo, la regina delle mamme blogger!


Mi sembra superfluo dire che il libro è già in mio possesso da tempo...ma come rinunciare (e soprattutto perché) all'adrenalina dell'estrazione? Potrei far felice un'amica, mia suocera, la vicina di casa...
Insomma, non è un problema vostro!

...Scusate, sono un po' nervosa...sarà mica colpa del gatto nero dei vicini?*

*SCHERZO!!!  

martedì 10 maggio 2011

Ho ricevuto un premio!!!

Che dire? Grazie!!!
Oggi ho ricevuto questo premio virtuale da una mommy blogger che, peraltro, continuo a stressare per ricevere consigli tecnici su come migliorare il mio blog...direi che non porta rancore, e questo le fa onore! ;)
La magnanima è Sara col suo Latte, coccole & risate, che ringrazio ancora di cuore!!


"Liebster blog" è un premio che viene assegnato per incoraggiare i blog nati da poco che, secondo noi, meritano una maggiore visibilità.
Le regole  sono:

1. accettare il premio (ma chi è quel cafone che lo rifiuterebbe? Eh, Ivan???) e segnalare di averlo ricevuto (indicando il gentile blogger! ;)) attraverso un post sul proprio blog (mi sembra il minimo, nemmeno un grazie?);

2. scegliere almeno 3 blog (massimo 5) giovincelli, o che abbiano comunque meno di 100 lettori fissi (faccio notare che uno dei miei vincitori non è un mio lettore fisso...questa si chiama signorilità!!! Unita a un pizzico di superiorità!), che ritenete meritevoli di maggiore attenzione da parte degli internauti;

3. avvisare i destinatari del premio (i quali, come minimo, daranno prova della loro riconoscenza con una profusione di elogi all'assegnatore del premio!).

Ma ora bando alle ciance, e per dimostrare che non sono diventata poi così monotematica, i vincitori di questo ambitissimo premio non sono mamme ma:

- Carol col suo mondo fatato
- Lana con la sua "pigra genialità"
- Ivan e le sue dimissioni...da tutto!

CONGRATULAZIONI!!!

domenica 8 maggio 2011

"Una donna in rinascita"

Carissime, oggi è la festa della mamma e, per festeggiare degnamente, anche se in extremis, vi dedico una lettura che amo molto...
Si tratta di "Una donna in rinascita" di Jack Frolla, probabilmente qualcuna di voi la conosce già.
E quale miglior segno di rinascita di una donna che diventa mamma? Che accoglie dentro di sé una nuova vita, la sente crescere, la ama incondizionatamente dal primo istante...per sempre? Ecco, questo è l'unico vero amore eterno!
Siamo delle privilegiate, e per questo motivo, riprendendo il post del 1° maggio, voglio condividere con voi un pezzetto della preghiera che ho recitato durante quei meravigliosi 9 mesi:


Grazie perché mi hai scelta
per questo compito così importante:
essere madre di una nuova creatura
 e, così, collaborare con Te Creatore.



"Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita.

Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
Che uno dice: è finita.
No, non è mai finita per una donna.
Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.

Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.

Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.
Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare.

Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.
Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.
Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.
Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così".
E il cielo si abbassa di un altro palmo.

Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine.
Ed è stata crisi, e hai pianto.

Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.
Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.
E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance?

E poi hai scavato, hai parlato, quanto parlate, ragazze!
Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore.
"Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?"
Se lo sono chiesto tutte.
E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile.

Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa.

Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel.
Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa.
E' un'avventura, ricostruire se stesse.
La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.

Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.
Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse".

Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.
È la primavera a novembre.
Quando meno te l'aspetti..."
(Jack Frolla)


E, per le più pigre, eccola recitata da Fabio Volo (anche se, ogni tanto, sembra più Lucarelli...pauuuura eh!)...bellissima!!

AUGURI DI CUORE A TUTTE ...NOI!!!


venerdì 6 maggio 2011

Svezzamento a richiesta...del pediatra!

Allora...ieri siamo stati dal pediatra per la visita di controllo. Avrei dovuto farla il mese scorso (il papero ha quasi 7 mesi) ma, vile, temevo di affrontare la sua ira funesta perché non avevo ancora cominciato lo svezzamento. Così...oggi sarà ancora più iracondo visto che è passato un altro mese e non è cambiato nulla nella dieta del papero!

Comunque, torniamo al nostro racconto. 
Io tremo ancora per il nervoso, meno male che un'amica (moooolto competente sul tema) si è fatta delle grasse risate (l'ho chiamata immediatamente appena fuori dallo studio medico!) ridimensionando il tutto.

Vi risparmio l'intera visita fatta di pianti isterici del papero (per inciso, non piange mai!! Nemmeno durante la cascata d'acqua che gli è piovuta in testa durante il Battesimo!) - che, a detta del dottore, sono un bene perché significa che...non è autistico!!! - e vi offro solo delle piccole chicche: "Signora, suo figlio prende solo latte materno?" E io, fiera: "Sì!" Lui: "Eh (smorfia di disapprovazione), allora bisogna cominciare con quello artificiale!" Io guardo mio marito, precedentemente istruito a tacere sull'argomento, e annuisco. Poi chiedo (ci provo!) "Ma perché devo dargli il latte artificiale se ho il mio?" Lui mi guarda incredulo e poi risponde: "Perché a un certo punto bisogna svezzarlo!" (Uhm...) Io: "Ma l'OMS non dice di allattare almeno fino ai due anni??!" Lui (sempre con gli occhi sbarrati di chi non si capacita di venire contraddetto), dopo qualche attimo di esitazione: "In Bangladesh! Noi siamo in Bangladesh?" Io: "Ah, non sapevo che ci fosse questa precisazione nel comunicato dell'OMS..."
Poi, dopo aver timidamente aggiunto che sapevo che il latte materno si modificasse in base alle necessità del piccolo, si rende conto (forse) di aver detto una castroneria (illusa!!!) e cambia tono: "Allora signora, qui ha la dieta del bambino*: minestra e bla bla bla, se proprio ci tiene continui col latte materno ma per il frullato deve comunque aggiungere il latte... a meno che non voglia tirarselo..." Io: "Nooooo, certo!" "E comunque, signora, se vuole continui pure a dargli il suo latte (precisazione: MAI in sostituzione della minestra delle "ore 12" se la rifiuta, altrimenti non l'accetterà mai!!!) ma sappia che così sarà più difficile abituarlo al biberon!"...


Io sono ancora senza parole...ah, mi ha pure dato l'acido folico perché è pallido...nonostante io gli abbia comunicato che sono portatrice sana e che convivo pacificamente col mio (s)colorito da sempre! Possibile che lo sia anche mio figlio? Ma forse ora sto esagerando...


*La dieta comprende 4 pasti: alle ore 7, 12, 17 e 22.
Il primo pasto prevede il latte artificiale, poi la minestra, nel pomeriggio il frullato e poi di nuovo latte artificiale!


Consigli di lettura: Dal mio primo post mi sono fatta una cultura in materia, per cui vi (ri)suggerisco Svezzamento e Allattamento di Jack Newman e Grazia De Fiore, ed. Coleman, e poi Il mio bambino non mi mangia di Carlos Gonzàlez, ed. Bonomi, Io mi svezzo da solo! di Lucio Piermarini, sempre della Bonomi, e per chi vuole saperne di più sull'argomento specifico del post, Sapore di mamma di Paola Negri, ed. Il Leone Verde (collana Bambino Naturale).

giovedì 5 maggio 2011

Son tutte belle le mamme del mondo...

Oggi mi faccio promotrice di una campagna che mi sta particolarmente a cuore.
In occasione della festa della mamma, vengono sempre promosse delle lodevoli iniziative da parte di varie onlus (AIRC e Pangea, ad esempio, per indicare solo quelle che ho sostenuto anch'io in passato).

Quest'anno ho deciso di promuovere la campagna di Save the Children contro la mortalità infantile per una serie di motivi: prima di tutto per l'indubbia importanza della campagna (ma le altre non sono da meno), e poi perché, insieme a mio marito, da oltre due anni abbiamo una bimba, Tsilizani, che abita in Malawi col suo papà e i suoi fratelli e che sosteniamo a distanza tramite questa associazione.

Secondo il comunicato di Save the Children, 1000 donne e 2000 bambini continuano a morire ogni giorno per complicazioni al momento del parto, complicazioni che sarebbero facilmente evitabili e risolvibili se ad assistere alla nascita ci fosse anche una sola ostetrica. Ma così non è per ancora 48 milioni di donne nel mondo! E moltissime di queste morti potrebbero essere evitate con soluzioni semplici.
Anche quest'anno Save the Children ci offre la possibilità di dire basta alla mortalità infantile e garantire una migliore salute ai bambini e alle mamme. Per contribuire alla campagna mondiale Every One, è sufficiente donare 1 euro con un sms al 45599. Con i fondi che verranno raccolti, Save the Children continuerà a sostenere i programmi di salute e nutrizione nei 36 paesi in cui si sta dispiegando la campagna.

Ognuno di noi può contribuire a salvare la vita di un bambino.

La salute di ogni bambino è legata, infatti, alla salute delle mamme e, visto che ci avviciniamo a questa festa così lieta per tutte noi, perché non compiere un gesto così semplice e che ci costerebbe davvero poco (in tutti i sensi!)...

Inviamo un SMS al 45599 dal 4 al 25 maggio!


Come diceva Gandhi: "Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo".
Perché tutti noi possiamo cambiare il mondo. Un bambino alla volta...una mamma alla volta!

martedì 3 maggio 2011

Un libro dalla parte dei più piccoli...in omaggio!


Sono lieta di darvi questa notizia...io stessa spero di vincere! (Pur avendo già il libro...)

Alessandra Bortolotti, psicologa perinatale e mamma di due bellissime bimbe, ha da poco indetto un concorso su facebook, quello che in gergo "bloggesco" viene chiamato giveaway.
In palio una copia di un libro che anche voi troverete meraviglioso, dedicata e autografata dall'autrice!

Come si fa a partecipare? Diventa fan della pagina su facebook (http://www.facebook.com/pages/E-se-poi-prende-il-vizio/173107316050797), posta una foto di accudimento AD ALTO CONTATTO che ti ritragga con i tuoi bambini (alla pagina di E se poi prende il vizio? o sulla pagina dell'evento appositamente creato) e, raggiunti i 1000 fan, ci sarà l'estrazione!

In una società "a basso contatto" le mamme vengono esortate a non tenere i bimbi in braccio, a insegnare loro a dormire da soli...in poche parole a non "viziarli"!
In questo modo si pensa che il cammino verso l'autonomia sia favorito. In realtà è vero esattamente il contrario...e Alessandra ci spiega perché!

Che aspettate? Armatevi di macchina fotografica e...buona lettura!

Nella colonna a sinistra trovate il link al sito della collana Bambino Naturale che comprende tanti altri splendidi titoli. 

domenica 1 maggio 2011

Il più grande dei doni...


Forse qualcuno storcerà il naso per questo post, ma per me oggi è un giorno importante e voglio che ne resti traccia in questo blog. 
In fondo, un blog è un po' come un diario...anche se non è segreto!

Oggi, 1° maggio 2011, il mio tesoro riceverà il Battesimo!! E, non a caso, la data è la stessa della beatificazione di un uomo che ho amato (e continuo ad amare) tantissimo. Parlo, naturalmente, di Giovanni Paolo II...Papa Karol!
  
Purtroppo il mio adorato papà non parteciperà (per problemi di salute, fortunatamente non gravi, ma che gli rendono difficile presenziare alla cerimonia) ma desidero ugualmente vivere questa occasione nel modo giusto: con gioia e riconoscenza!

Ho già perso troppi momenti importanti, ho lasciato che tante belle emozioni venissero soffocate dalle mie paure...ora basta! Ho ricevuto il più grande dei doni, e un dono è qualcosa che non meritiamo! Per questo motivo voglio, DEVO ringraziare Colui che ha voluto tutto questo.

Sono davvero una mammina fortunata...non devo dimenticarlo mai!!

E quale migliore occasione per rivolgere al mio bambino un invito, che è un augurio, riprendendo le parole che questo Grande Uomo ha dedicato a tutti noi: Prendi in mano la tua vita, amore mio, e fanne un autentico capolavoro!
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