giovedì 28 aprile 2011

Vietato allattare in pubblico!

Inoltro dal blog Mamma Mia di Juliet Linley: Una mamma che allattava suo figlio in un pub di Londra è stata buttata fuori dopo essersi sentita dire che "le persone stavano mangiando"...

Che dire...non sono sorpresa, purtroppo, ho già letto notizie del genere.

Ad agosto, ad esempio, l’allontanamento di una mamma intenta ad allattare il proprio bambino nel museo del Prado, ha ricevuto la solidale reazione di un gruppo di giovani donne madrilene, le quali hanno deciso di rivendicare il proprio diritto di allattare in pubblico occupando i divanetti del museo in compagnia dei loro piccoli affamati.
In Italia, per lo stesso motivo, una giovane romana veniva cacciata da un bar (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/03_Marzo/31/cacciata_bar_allattava.shtml) e lo stesso è successo ad una madre bergamasca che è stata invitata a nascondersi dal direttore dell'albergo a quattro stelle di Madonna di Campiglio in cui la signora soggiornava (http://qn.quotidiano.net/2009/07/28/211110-allatta_seno_figlia_albergo.shtml).
Tutto ciò nonostante non esista alcuna legge che impedisca di scoprire il seno in pubblico per allattare (aggiungerei che alcuni décolleté mostrano molto di più!).

Ma il colmo dei colmi è quanto sto per raccontarvi: all’esame per diventare consulente professionale in allattamento materno non è permesso allattare il proprio figlio!!


È quanto è successo a Chiara Pozzi Perteghella, che nel suo sito racconta l'assurda vicenda: http://www.farmaciapozzi.it/index.html (ripresa anche dal New York Times: http://parenting.blogs.nytimes.com/2010/07/27/no-breastfeeding-allowed/).

Io stessa sono stata "vittima" di una discriminazione simile in un ristorante giapponese (che di giapponese, però, aveva solo i nomi delle pietanze!) e gentilmente invitata a recarmi al piano superiore del locale dove ho trovato ad attendermi polvere e calcinacci. La motivazione è stata la stessa ricevuta nel pub londinese. 

È difficile stabilire se si tratti di singoli episodi o del sintomo di un’intolleranza (o semplice ignoranza?)  diffusa. Certamente, si tratta di un’occasione per riflettere su quanto l’allattamento al seno sia ancora così poco diffuso. Per lo meno nell'immaginario collettivo.
A questo proposito mi viene in mente un'immagine dolcissima di un'adorabile bimba di neanche tre anni, figlia di amici, che, mentre allattavo il mio piccolo in un locale pubblico il giorno di Pasquetta, mi si è avvicinata incuriosita, ha spostato una sedia per poterci salire sopra e ...guardare meglio cosa stesse succedendo.
Continuava a guardare lui e poi spostare il suo sguardo su di me. La cosa più bella è stata notare, dopo che mi ero lasciata distrarre dagli altri bimbi che giocavano allegri sotto il tavolo accanto a noi, che la piccola aveva preso la mano di mio figlio e ci giocava teneramente al posto mio...

Simili notizie sono in netta controtendenza rispetto alle mirabili iniziative della Provincia di Milano, dove si stanno diffondendo i cosiddetti Baby pit stop*!
Si tratta di aree allestite all’interno di un esercizio o spazio pubblico (bar, farmacia, ristorante, supermercato, biblioteca, università, stazione, ecc), dove è possibile allattare e cambiare il pannolino dei nostri bimbi indisturbate. E, aggiungerei, senza destare un simile scalpore!



*A Milano il primo baby pit stop è stato aperto presso la clinica Mangiagalli l’ottobre scorso, ma molti altri sono già in funzione (recentemente a Magenta e ad Abbiategrasso) o stanno per partire. 


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