Chi mi conosce sa quanto io sia timida. E il mio approccio con l'esperienza dell'allattamento non mi ha aiutato ad avvertire immediatamente questo gesto come naturale. Eppure lo è!
Perché mai dovrebbe esserlo solo per le mucche o le cagnette? Perché se dico a mio marito di aver assaggiato il mio latte ricevo una smorfia di disgusto? Non dovrebbe reagire così se mi trovasse ad assaporare il latte di un altro animale? E invece no. La società ci ha così "corrotti" che troviamo naturale ciò che non lo è e innaturale ciò che invece dovrebbe esserlo.
Per questo, e anche perché adesso io e mio figlio non abbiamo alcuna difficoltà ad "attaccarci" in meno di un secondo (quando i primi tempi avevamo bisogno di silenzio, solitudine e un manuale di istruzioni per l'uso!), ho deciso che dovevo fare qualcosa per aiutare tutte quelle mamme che vogliono, vogliono, fortissimamente vogliono allattare il proprio piccolo!
Oltre ad allattarlo ovunque (finalmente!!), sto cercando con tutte le mie forze di incoraggiare un paio di amiche in attesa e rispondere alle loro domande.
Mi sono sperticata in consigli lunghi come romanzi implorando entrambe di non cedere alle difficoltà iniziali. Poi mi sono ricordata di un post di Claudia e mi sono scoperta una "talebana del capezzolo"!!
Maitena |
Oltre ad allattarlo ovunque (finalmente!!), sto cercando con tutte le mie forze di incoraggiare un paio di amiche in attesa e rispondere alle loro domande.
Mi sono sperticata in consigli lunghi come romanzi implorando entrambe di non cedere alle difficoltà iniziali. Poi mi sono ricordata di un post di Claudia e mi sono scoperta una "talebana del capezzolo"!!
Tralasciando questa orribile definizione, mi sono resa conto che mi stavo comportando esattamente come odio che si comportino con me certi dispensatori di consigli non richiesti (e non graditi!)...ma non riuscivo a frenarmi!
Una delle due, la più prossima all'evento, mi ha parlato di ostetriche e pediatri "favorevoli all'allattamento"...certo! Li conosco, lo sono tutti, finché...
La mia esperienza iniziale con l'allattamento è stata a dir poco disastrosa. Mio figlio non ha mangiato per 5 giorni (nulla!) ma in ospedale dicevano che era una mia impressione, che anche una goccia di colostro per lui era mangiare. Insomma, a nemmeno 12 ore dal parto mi sono sentita dare della pazza visionaria! Poi mi sono decisa a contattare una consulente...
La mia esperienza iniziale con l'allattamento è stata a dir poco disastrosa. Mio figlio non ha mangiato per 5 giorni (nulla!) ma in ospedale dicevano che era una mia impressione, che anche una goccia di colostro per lui era mangiare. Insomma, a nemmeno 12 ore dal parto mi sono sentita dare della pazza visionaria! Poi mi sono decisa a contattare una consulente...
Questo post non era partito come un racconto delle nostre difficoltà iniziali, ma come un piccolo sassolino nel lago dell'indifferenza e dell'ignoranza (nel senso letterale del termine). Perché non voglio credere che certi consigli (comincio a odiare questa parola!!) provengano da secondi fini...
To be continued...
Consigli di lettura: In attesa del sequel, vi segnalo questo librino di facile lettura ma di grande utilità "Allattamento Materno. Tutto ciò (o quasi) che bisogna sapere" di Claude Didierjean Jouveau, ed. Coleman.
Ooooohiii ma ci lasci così?? Voglio leggere la seconda parte su su! Non aspetto bimbi, ma mio marito e io ci stiamo pensando e leggo volentieri i tuoi consigli! Penso che mi sentirei imbarazzatissima a dover allattare dappertutto! :-/
RispondiEliminaIl mio inizio di allattamento è stato simile al tuo. In ospedale 3 giorni il piccolo non ha praticamente mangiato mai, perché lo portavano il giorno quando dormiva mentre quando si svegliava e piangeva per la fame era al nido! Così, siccome a detta della pediatra dell'ospedale il bimbo era calato "troppo" (tutto il calo fisiologico), quando ci hanno dimesso ci hanno consigliato (il famigerato consiglio!) di dare un'aggiuntina di latte artificiale per fargli riprendere peso. Peccato che non ci abbiano dato indicazioni precise sull'aggiuntina. E peccato soprattutto che, nonostante in ospedale ostetriche e pediatri fossero a sostegno dell'allattamento al seno, nessuno durante i 3 giorni di ricovero sia venuto a darmi un aiuto pratico per avviare bene l'allattamento. Morale della favola: dopo 10 giorni a casa di tetta incerta, ragadi, ansia di "starà mangiando abbastanza o no?", lacrime, aggiuntine di latte artificiale la sera, ho chiamato una consulente per l'allattamento che è venuta a casa per farmi una sorta di tutoraggio su come attaccare bene il piccolo al seno. Non che dopo sia stato tutto rose e fiori, però finalmente il mio cucciolo ha iniziato a ciucciare bene, abbiamo eliminato il latte artificiale e io sono diventata molt più rilassata. Fino allo scatto dei 3 mesi. Poi nuova crisi e nuova soluzione. E a 6 mesi è ancora beato che ciuccia. Però, nonostante sia una sostenitrice convinta dell'allattamento al seno, sono ancora un po' timorosa di allattare in pubblico ovunque e comunque. Alla luce del sole sì, ma devo sentirmi un po' protetta. Per esempio lo farei sulla panchina di un parco, ma non all'interno di un centro commerciale... A meno che non ci sia un angoletto un po' appartato con poco passaggio di gente.
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